La cura dei parchi collinari

All’attività agricola si affianca quella di pulizia e di cura del verde nei cinque grandi parchi della collina bolognese: Paleotto, Forte Bandiera, Paderno, Cavaioni e Pellegrino, dove facciamo anche opera di educazione ambientale, grazie a un patto di collaborazione di Ventaglio di Orav e Auser Volontariato Bologna con i Quartieri Santo Stefano,  Saragozza e Savena. 

L’esperienza è iniziata prima della pandemia quando alcuni utenti, insieme a volontari, hanno collaborato  con le cooperative Avola e Operosa per la raccolta dei piccoli rifiuti “difficili” abbandonati nel verde, come le cicche di sigarette e le piccole carte. Un lavoro che richiede tanta pazienza, ma produce un risultato immediatamente visibile e gratificante, perché “andiamo a pulire dove gli altri sporcano”.  Ci siamo però trovati davanti a situazioni complicate, con molti rifiuti, a volte ingombranti, abbandonati anche in punti non raggiungibili con un mezzo meccanico. Il primo passo è stato cercare di abituare le persone a portare i propri rifiuti almeno a bordo strada, fuori dai prati, e abbiamo raggiunti buoni risultati. Abbiamo fatto cartelli, volantini e una striscia di fumetti. E siamo andati in giro con i cartelli addosso come uomini sandwich. Ora lo slogan è “i vuoti sono più leggeri di quando erano pieni, riportali indietro”. Stiamo insomma cercando di convincere i frequentatori dei parchi a portarsi via bottiglie e lattine vote, piuttosto che scatole della pizza e pacchetti delle sigarette, ecc.. Come si fa quando si va in montagna.

Oggi alcuni degli utenti fragili del podere, sempre affiancati in questo percorso da volontari, sono in grado di lavorare in autonomia e sono stati assunti dalla Cooperativa Avola.

Il patto di collaborazione con i Quartieri per i Parchi collinari è a cura di Alfonso Ciacco.