Cosa facciamo

  • Contrastiamo lo stigma nei confronti delle patologie psichiatriche e l’esclusione sociale delle persone che ne soffrono, mediante iniziative concrete in contesti solidali, non giudicanti e non ghettizzanti.
  • Partecipiamoa svariati tavoli di lavoro in ambito sociale e sanitario e in particolare al CUFO (Comitato Utenti Familiari Operatori) del DSM-DP (Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche) di Bologna.
  • Incentiviamo il volontariato nell’ambito della Salute Mentale e l’impegno civico di familiari e utenti dei servizi psichiatrici anche in qualità di Esperti in Supporto tra Pari (ESP).
  • Ci occupiamodi agricoltura sociale, sperimentale e innovativa (orto, frutteto, vigneto, oliveto, piante officinali, apiario), di manutenzione del verde, di recupero ambientale, di educazione civica ed ecologica, ma anche di attività fisica di gruppo, di attività culturali e formative e di momenti ludici aperti a tutti i cittadini. 
  • Realizziamo al podere Canova, nei parchi collinari e in luoghi aperti, suggestivi e stimolanti, attività in cui le persone possano ritrovare gradualmente l’abitudine al lavoro e ai suoi ritmi e sentirsi coinvolte e socialmente utili.
  • Supportiamo persone con disagio psico-sociale in percorsi individuali virtuosi, volti al rafforzamento dell’autostima, dell’autonomia, dell’autorealizzazione, della partecipazione attiva.
  • Organizziamo attività gruppali in favore di utenti e caregiver, in co-progettazione col DSM-DP, con il Comune di Bologna e con altri enti e realtà del territorio, partecipando anche alla gestione delle due case delle associazioni della Salute Mentale: “Provvidone” a Sabbiuno di Castel Maggiore e “Casa di Tina” in via di Corticella a Bologna. 
  • Gestiamotre alloggi di transizione nel centro storico della città, nell’ambito di un progetto di inclusione sociale del Comune di Bologna, per favorire il recupero dell’autonomia abitativa di persone che ci vengono segnalate dai Centri di Salute Mentale.
  • Sosteniamo la redazione della rivista Il Nuovo Faro, nata per iniziativa spontanea di utenti dei servizi psichiatrici, incoraggiando e valorizzando l’attività di scrittori e artisti ‘irregolari’ .